19.12.09

Sabato 19 dicembre Christmas Reggae Party: Babamandub + Tarantattack

Christmas Reggae Party
Ultima concerto live dell'anno!

Babamandub
www.myspace.com/babamandub
www.babamandub.com

TarantAttack
www.myspace.com/tarantattacksound

Apertura ore 20.30
Inizio: ore 22.00
Entry: 3 euro - prima delle 21.30 la metà


I BABAMANDUB nascono a Rovereto (TN) nel 2002 e prendono il nome dallo stretto di Bab el Mandeb, in Yemen, che unisce l’Africa con l’Asia, adattandolo a terminologie più legate al mondo reggae, per simboleggiare un’unione tra culture che è alla base non solo della musica ma anche di tutta la storia dell’umanità. Il sestetto reggae di Rovereto è arrivato all’attuale formazione dopo vari cambiamenti ed esperienze: a partire dal 2003-2004 ha sostenuto un’attività concertistica ininterrotta con diversi adattamenti di formazione, che hanno visto il numero di componenti arrivare fino agli 11 elementi nell’estate 2007. Nell’ultimo periodo hanno ristretto la formazione a sei elementi, con l’intento di rendere il sound più compatto. Questo tentativo si è tradotto nella realizzazione del secondo cd “Milioni di Persone”, uscito nel giugno 2008 e distribuito da Rastasnob, che segue di due anni il loro debutto discografico dell’omonimo “Babamandub” (febbraio 2006). Nella nuova produzione il gruppo progredisce nella ricerca delle giuste vibrazioni reggae soffermandosi su combinazioni di ritmi dal roots alla dancehall, su sonorità profonde tipiche del dub, e sull’utilizzo di melodie di voce di impatto. Nella sua recensione a “Milioni di Persone” nel numero di luglio del magazine musicale Basement, Il Generale, icona del reggae italiano, scrive: “…danno il meglio quando abbracciano il rub-dub di protesta come nella tune Logica di Bugie”. Nei quattro anni di attività concertistica da segnalare la partecipazione a Rafanass (’04 ’05 ‘08), Mesiano ’06, Rototom Sunsplash di Udine (’05 ’07 ‘08), Foolmoon di Venezia ’04, CaCuBo di Bologna ’05 (con One Love hp) Sfumature ’04, Destortom (’06 ’07 ‘08), Kamenge ’07 Tra le recenti partecipazioni degne di nota il Wintersplash di Marghera del 2007, festival con sette gruppi reggae provenienti da tutta Italia e il Rafanass Festival di Rovereto, dove lo scorso giugno hanno aperto il concerto del grande Alborosie. Anche quest’anno hanno partecipato al Rototom Sunsplash di Udine e in agosto erano in scena al Bornasco Reggae Festival di Biella. Tra i concorsi sostenuti dai Babamandub, oltre ad alcuni buoni piazzamenti all’ Italian Reggae Contest ’06 e ‘08, da segnalare anche la vittoria al concorso di Levicosuono ’07 e il secondo posto alle selezioni regionali di Italia Wave nell’aprile 2008.

18.12.09

Venerdì 18 dicembre: Reading teatrale di "Le meccaniche dell'infelicità"


Venerdì 18 dicembre ore 21 @ Enolibreria da Jurka

Presentazione con reading teatrale di "Le meccaniche dell'infelicità " di Pino Loperfido, edizioni Curcu&Genovese.

Sarà presente l'autore.


Sette giorni nella vita di Giacomo Andreatti, 48 anni, medico di base con l'hobby della scrittura che torna nella sua città, in seguito alla morte del vecchio padre. Sono passati venticinque anni e quel posto ha cambiato decisamente volto. Le attività economiche e politiche sono regolate da un'unica abnorme azienda-istituzione. La società è militarizzata, legalizzati gli stupefacenti, vietata ogni pratica sportiva, abolita ogni forma di imprenditoria privata. Ciononostante, ogni cosa è ammantata da una patina di apparente democrazia.

17.12.09

Giovedì 17 dicembre: Teatro degli Orrori + 2Pigeons

"A sangue caldo" è il titolo di questa breve intervista. E' il tentativo non retorico di riflettere sul contenuto del testo di una canzone. Questa canzone è "Padre Nostro", tratta dal secondo album del Teatro degli Orrori, "A sangue freddo".


Unica data in Trentino del tour A sangue freddo

Open Act: 2Pigeons
www.myspace.com/2twopigeons

Apertura centro sociale ore 20.00
Inizio concerti ore 21.00
Ingresso 10 euro


www.ilteatrodegliorrori.com/
www.myspace.com/ilteatrodegliorrori

Bio

Gionata Mirai - chitarra, voce
Francesco Valente - batteria
Giulio Ragno Favero - basso, chitarra voce
Pierpaolo Capovilla - voce

Siamo stanchi delle solite frittate rock italiane, stanchi dello sciatteria culturale che ci propinano le grandi case discografiche, stanchi di tutte le canzoncine che ascoltiamo in radio o "vediamo" in televisione, che durano sempre e soltanto l'arco di una stagione e poi -grazie a dio- non se ne sente più parlare.
ILTEATRO DEGLI ORRORI ha un ambizione più grande. Un quartetto rock bello classico, con una gran voglia di suonare della musica potente ma intrigante, violenta ma dai contenuti romantici, ignorante ma colta, un occhio ai Melvins ed uno a Dylan, un po' Birthday Party e un po' progressive.
Vi sembra poco? O è forse troppo? Ascoltare per credere.
Il Teatro Degli Orrori, il cui nome vorrebbe ispirarsi al Teatro delle Crudeltà di Artodiana memoria (e che per pudore, con questo non coincide), nasce all'inizio del 2005. L'idea di fare un gruppo nuovo di zecca fu inizialmente di Pierpaolo (voce e basso di One Dimensional Man), Gionata (voce e chitarra di Super Elastic Bubble Plastic) e Francesco (dall'estate 2005 alla batteria di One Dimensional Man), che dopo un periodo di prove in tre, decidono di chiedere a Giulio (ex chitarrista di One Dimensional Man) di unirsi alla formazione in qualità di bassista. E' solo a questo punto che la band decide di lavorare assiduamente e di darsi l' obiettivo di realizzare un disco; ma gli impegni di tutti nei confronti del proprio lavoro e dei rispettivi gruppi, rende il percorso di scrittura del nuovo repertorio, lento ed accidentato. E' infatti solo dopo ben due anni di prove, che Il Teatro Degli Orrori entra in studio di registrazione e realizza il suo primo album, "Dell' Impero Delle Tenebre".
Registrato e mixato dallo stesso Giulio al Blocco A di Padova e al Natural Head Quarter di Ferrara nei mesi di Novembre/Dicembre 2006 e Gennaio 2007, il disco esce il 6 Aprile per l'editore Tempesta e viene distribuito da Venus. 12 tracce di rock moderno ed alternativo, con un occhio agli amori di sempre -Scratch Acid, Jesus Lizard, Birthday Party- l'altro alla tradizione cantautorale italiana, fanno di questo disco qualcosa di inedito: asprezze e dissonanze accompagnate da un cantato in italiano che aspira a possedere una poetica propria. Musica non per i piedi. Musica per il cervello.
"Ecco l'angoscia umana in cui lo spettatore dovrà trovarsi uscendo dal nostro teatro. Egli sarà scosso e sconvolto dal dinamismo interno dello spettacolo che si svolgerà sotto i suoi occhi. E tale dinamismo sarà in diretta relazione con le angosce e le preoccupazioni di tutta la sua vita. Tale è la fatalità che noi evochiamo, e lo spettacolo sarà questa stessa fatalità. L'illusione che cerchiamo di suscitare non si fonderà sulla maggiore o minore verosimiglianza dell'azione, ma sulla forza comunicativa e la realtà di questa azione.
Ogni spettacolo diventerà in questo modo una sorta di avvenimento. Bisogna che lo spettatore abbia la sensazione che davanti a lui si rappresenta una scena della sua stessa esistenza, una scena veramente capitale. Chiediamo insomma al nostro pubblico un'adesione intima e profonda. La discrezione non fa per noi. Ad ogni allestimento di spettacolo è per noi in gioco una partita grave. Se non saremo decisi a portare fino alle ultime conseguenze i nostri principi, penseremo che non varrà la pena di giocare la partita. Lo spettatore che viene da noi saprà di venire a sottoporsi ad una vera e propria operazione, dove non solo è in gioco il suo spirito, ma i suoi sensi e la sua carne. Se non fossimo persuasi di colpirlo il più gravemente possibile, ci riterremmo impari al nostro compito più assoluto.


"EGLI DEVE ESSERE BEN CONVINTO CHE SIAMO CAPACI DI FARLO GRIDARE".
Antonin Artaud, "Il teatro e il suo doppio", Einaudi PBE 1978, p.ne 8/9.




Giovedì 17 dicembre ore 15.30: incontro con Pierpaolo Capovilla, voce del Teatro degli Orroni. In collegamento da Genova: Don Andrea Gallo

17 dicembre al Centro Sociale Bruno si esibirà il Teatro degli Orrori. Sicuramente una delle band più interessanti del panorama musicale italiano. Nelle settimane scorse, durante le prime date del tour "A sangue freddo", oltre ad una grande attenzione per gli show della band si è venuta a creare una forte polemica attorno alla canzone "Padre Nostro" contenuta nel loro ultimo disco. In alcune della città toccate dal tour infatti la canzone è stata attaccata - soprattutto dal partito della Lega Nord - perchè definita sacrilega e un attacco alla religione cristiana.

Nel pomeriggio che precede il concerto ne vogliamo parlare con l'autore - Pierpaolo Capovilla - e con un intervento di Don Andrea Gallo - fondatore della Comunità di S.Benedetto al Porto di Genova -.

"A sangue caldo"

Affrontiamo un tema difficile. In un paese in cui religione e politica sono difficilmente separabili. In una società in cui la croce viene più spesso brandita come spada piuttosto che come simbolo di pace.

"A sangue caldo" è il titolo di questa breve intervista. E' il tentativo non retorico di riflettere sul contenuto del testo di una canzone. Questa canzone è "Padre Nostro", tratta dal secondo album del Teatro degli Orrori, "A sangue freddo".
Lo facciamo con Pierpaolo Capovilla e Don Andrea Gallo.

Giovedì 17 dicembre - ore 15.30
c/o Enolibreria da Jurka
Centro Sociale Bruno
Via Dogana 1, Trento


Per ascoltare la canzone "Padre Nostro":

12.12.09

Sabato 12 dicembre BastaRockTour: Animavana + An Under Motion + La Cripta Crew + Sabung


Apertura Cs ore 20.00
Inizio ore 21.00 con la presentazione del libro "Basta Rock"
Entry 1 euro dopo le 21.00

Come presentare un libro sull’underground trentino?

Semplice: senza tante parole, ma con tanta musica.

Torna BastaRockTour, un viaggio attraverso i locali trentini per presentare BastaRock. L’underground dei Bastard Sons of Dioniso, il libro di Dalia Macii e Oscar de Bertoldi (Egon edizioni) che racconta con parole e immagini la vita dei rocker nostrani.

Il tour, iniziato la notte di halloween alla Sonà di Pietramurata, continua sabato 12 dicembre al Centro Sociale Bruno.

La serata comincerà alle 21.30 con la presentazione del libro alla presenza degli autori e dei musicisti, veri protagonisti della pubblicazione.

A seguire la proiezione dei videoclip de La Cripta Crew e i concerti di Animavana, An Under Motion e Sabung.

Di colore tendente al rosso e dal sapore melodioso, a tratti delicato ma al contempo inquieto ed aggressivo tipico del rock invecchiato in barriques di rovere. Gli Animavana, In constante ricerca con la tendeza allo sviluppo di note aromatiche a 360°. Da gustare in compagnia. Può provocare allucinazioni.

Gli An Under Motion sono un quartetto che non si propone un vero e proprio genere musicale ma ciò che nasce nell'umida cantina in via della circonvallazione ad Arco per ora si rifà al rock progressive anni 70 ma con influenze più recenti, dai Muse ai Radiohead al pop più leggero. Dicono in vero di essere in 5. Quinto componente e di vitale importanza, al synth nucleare analogico è Anatolji Diatlov, musicista eclettico. Personaggio che vanta una secolare esperienza su palchi di tutto il globo. Alquanto insolito ma decisamente affascinanante. Vedere per credere.

I Sabung sono una delle più promettenti rock band trentine. Cervano la propria identità artistica miscelando le loro differenze musicali ed il risultato è una rivisitazione del rock dei primi anni '90 con liriche attente a far riflettere chi ascolta.

La Cripta Crew sono Zincu, Mastaclementoni e Mister P, un non-progetto d'autoproduzione musicale/visuale. DIY allo stato brado, snuff rap storto, fragile. Forti legami chimici con le immagini che scorrono impietose, macchiando di grasso primordiale la mente dell'avventore. Beat che nascono da reazioni allergiche degli stessi, melodie intimamente nere appiccicate col ferro da stiro, rumori di fondo essenziali.

Il tour proseguirà fino ad aprile con un paio di concerti al mese. Il prossimo appuntamento è per il 19 dicembre al Pub Goldfinger con Attrito e Philosophy of Watermelon.



Prendi un musicista che un giorno inizia a girovagare per la sua provincia, il Trentino, in compagnia di una giovane antropologa. Si sono messi in testa il pallino di fare il ritratto di una scena musicale che sembrava destinata a rimanere ai margini e che invece, d’un tratto, si ritrova sotto ai riflettori di mezza Italia grazie a un gruppo che si chiama The Bastard Sons of Dioniso. Il musicista e l’antropologa sono tipi originali, vogliono fare un libro mai visto, niente sociologia sui giovani e blablabla, vanno direttamente dai gruppi, nelle sale prove, nei locali, ascoltano la loro musica e le loro parole, raccolgono locandine, calendari, fotografie. Ne nasce un libro che si chiama provocatoriamente BastaRock ma che invece è un sincero omaggio al fare musica: racconta dall’interno quella scena musicale che ha visto crescere i Bastard sons of Dioniso insieme ai numerosi compagni di strada, tra scantinati ammuffiti, notti insonni, bizzarrie e cavalcate on the road. Il musicista si chiama Oscar de Bertoldi, l’antropologa è Dalia Macii, il libro è Bastarock. L’underground dei Bastard sons of Dioniso.


3.12.09

Voglia di Jazz: giovedì 3 dicembre film muto musicato dal vivo dal The Slapstick Quartet


Cinemafutura presenta:

Voglia di Jazz,
dal 3 dicembre 2009 al 12 febbraio 2010


Programma dicembre:

GIOVEDI’ 3 DICEMBRE 2009 ore 21.00


jazz of silence:
La palla n. 13 [Sherlock Junior] di B. Keaton e R. F. Arbuckle | USA, 1924 |b/n |45’|

film muto musicato da: Roberto Zecchinelli
suona dal vivo The Slapstick Quartet
Roberto Zecchinelli Basso
Francesco Bearzatti Sassofono
Lorenzo Frizzera Chitarra
Paolo Mappa Batteria
[ a fondo pagina le biografie dei musicisti ]

Proiezionista si addormenta e si ritrova tra i personaggi del film che sta proiettando… e il cinema ai suoi albori esprime già l’avanguardia nella sapienza visionaria del grande Buster Keaton.


* VENERDI’ 4 DICEMBRE 2009 I Petali Neri e il Bianco

ore 20.30 La città del jazz [New Orleans] di Arthur Lubin |USA, 1947 | b/n | 89’
la nascita del jazz a New Orleans agli inizi del ‘900. Imperdibile la splendida Billie Holiday.

ore 22.30 la storia di Glen Miller [The Glenn Miller Story] di Anthony Mann |USA, 1954 |116’
Glenn Miller (1904-44), trombonista e direttore d'orchestra bianco commercializzò il jazz diffondendolo in mezzo mondo


* VENERDI’ 11 DICEMBRE 2009 Anni Ruggenti

ore 20.30 Accordi e Disaccordi [Sweet and Lowdown] di Woody Allen | USA, 1999 | 92’
Storia tragicomica di Ray, un chitarrista jazz che ebbe discreta fama alla fine degli anni '30.

ore 22.30 The Cotton club di Francis Ford Coppola | USA, 1984 |128’
Famoso cabaret di Harlem (New York) tra il '28 e il '35: Gangster story a ritmo di Jazz. Colonna sonora di Duke Ellington


* MERCOLEDI’ 16 DICEMBRE 2009 Piccole e Grandi Orchestre


ore 20.30 Follie di jazz [Second Chorus] di Henry C. Potter |USA, 1940 | b/n | 83’
due baldi suonatori di tromba si disputano la stessa ragazza… l'orchestra di A. Shaw la fa da protagonista

ore 22.30 A qualcuno piace caldo [Some like it hot] di Billy Wilder |USA 1959 | b/n | 120’
Chicago 1929: due musicisti squattrinati dalla si aggregano a un'orchestra femminile di jazz diretta a Miami. Superlativi J. Lemon, T. Curtis e M. Monroe


1910 – 1920
Nel cinema si cominciano a creare i primi lungometraggi
e in una vasta zona del Sud degli Stati Uniti che ha il suo centro a New Orleans nasce un nuovo tipo di musica: un incrocio tra ragtime, blues e fanfare europee che in seguito sarà chiamato jazz.
Il Cinema “portatore di movimento” e il Jazz musica “dell’improvvisazione” tracciano, per strade parallele, l’inizio della Modernità nella cultura occidentale. E allora quando la Settima Arte incontra la Musica proibita non si può restare indifferenti!
Biografie romanzate di musicisti, diari di concerti, racconti in prima persona e tanto altro - in film dimenticati o in documentari d’autore raramente proiettati, per una rassegna che restituisce sia le atmosfere della musica jazz e dei suoi protagonisti.
Grande Cinema e Grande Musica assicurati! E l’intreccio perfetto si compie nei tre appuntamenti di JAZZ OF SILENCE: tre classici del muto rivisitati con i suoni del jazz contemporaneo - musica originale scritta per l’occasione, pensata non solo quale commento alle immagini, ma come rilettura al presente dell’opera cinematografica, e suonata dal vivo da tre straordinari gruppi.
E’ scoppiata la Voglia di Jazz


Biografia dei The Slapstick Quartet

Roberto Zecchinelli. Trentino, allievo di Furio di Castri, laureato in musica Jazz al conservatorio di Bologna con il massimo dei voti e la lode, fa parte della ristretta cerchia dei bassisti jazz italiani orgogliosamente legati allo strumento elettrico. Fra gli altri ha suonato con Stefano Battaglia, “Blue” Lou Marini, Maria Schneider, Francesco Bearzatti, Gianluca Petrella ecc.

Francesco Bearzatti formatosi al conservatorio di Udine e New York con George Coleman, ha vinto numerosi premi ed e’ ormai un musicista riconosciuto a livello internazionale. Ha suonato col trombettista russo-americano, Valere Ponomarev con il batterista americano Charles Persip e l’italiano Roberto Gatto, con Aldo Romano, Enrico Rava a Louis Sclavis. Tra i suoi lavori ricordiamo “suit for Tina Modotti”. Attualmente vive a Parigi.

Lorenzo Frizzera nato a Rovereto (TN) nel 1972.
Tra le molte collaborazioni – più di 700 concerti, 26 cd, trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali ed internazionali – si segnalano quelle con alcuni mostri sacri del jazz come Jimmy Cobb, Joey DeFrancesco e Bobby Durham e quelle con alcuni tra i più significativi musicisti jazz italiani tra cui Stefano Bollani, Paolo Dalla Porta, Stefano Battaglia, Ares Tavolazzi e molti altri.

Paolo Mappa nato a Taranto nel 1956
Autodidatta, ha frequentato una clinics con Peter Erskine.
Ha collaborato fra gli altri con: Carla Bley, Steve Swallow, Flavio Boltro, Pietro Tonolo, Tommy Flanagan, Enrico Rava, Gunther Schuller, Antonello Salis, Danilo Rea, Bob Mintzer, Steve Grossman, Tom Harrell

Giovedì 3 dicembre: Presentazione di "La Stasi dietro il lavello"










Giovedì 3 dicembre ore 18 @
Enolibreria da Jurka

Presentazione di “La Stasi dietro il lavello”, di Claudia Rusch, Keller editore

Sarà presente l'editore Roberto Keller.

A seguire aperitivo e buffet.



LA STASI DIETRO IL LAVELLO
Dopo i successi cinematografici "Good Bye Lenin" e "Le vite degli altri" ecco finalmente un racconto toccante e ironico sulla Germania divisa e la caduta del Muro. La vita all'ombra del Muro vista con gli occhi di una bambina e adolescente Tradotto in Italia in occasione del ventennale dalla caduta del Muro di Berlino.

Premiato in Germania con un grande successo di critica e pubblico (un bestseller di oltre 90 mila copie vendute) è stato tradotto già in cinque lingue e ora finalmente in italiano.

Claudia impara fin da piccola a diffidare dei poliziotti, a non esprimere chiaramente le proprie inclinazioni o le preferenze per le materie umanistiche, a mimetizzarsi nel conformismo dominante per non farsi notare. Ma per lei, la vita nella DDR, la Germania dell'Est, è tutt'altro che normale perché è una ragazza poco comune, cresciuta in una famiglia vicina agli ambienti della dissidenza politica, figlia di genitori impegnati nella difesa dei diritti civili.
In un originale romanzo autobiografico a episodi che ripercorre gli ultimi quindici anni di vita della Germania dell'Est, Claudia racconta la propria quotidianità all'ombra del Muro (con gli occhi sempre vigili della Stasi) tra assurde vessazioni e persecuzioni ma anche speranze, innocenze, sorrisi, i primi amori, le manifestazioni. Fino a quando il Muro crolla e...
Con un tono limpido, divertente, alieno da qualsiasi forma di retorica o facile autocommiserazione, ecco materializzarsi un mondo mai troppo reale, addolcito dallo sguardo dell'infanzia e combattuto con gli ideali dell'adolescenza.
La Stasi dietro il lavello è stato premiato in Germania con un grande successo di critica e vendite (un bestseller di 90 mila copie vendute) e tradotto in più lingue; è l'opera di una delle voci più interessanti della nuova narrativa tedesca e mostra luci e ombre di un processo che forse troppo sbrigativamente viene definito "riunificazione".

Claudia Rusch, nata nel 1971 a Stralsund, è cresciuta nell'isola di Ruegen, nella Marca del Brandeburgo e a Berlino. Ha studiato germanistica e romanistica a Berlino e a Bologna. Ha lavorato sei anni nella redazione di un'emittente televisiva e dal 2001 vive a Berlino come libera scrittrice. Nel 2003 ha pubblicato per la S. Fischer Verlag di Francoforte il bestseller Meine freie deutsche Jugend (in italiano La Stasi dietro il lavello), seguito nel 2009 da Aufbau Ost. Unterwegs zwischen Zinnowitz und Zwickau.Claudia Rusch, nata nel 1971, ha trascorso l'infanzia nell'isola di Ruegen, nel Brandeburgo, prima di trasferirsi a Berlino (Est) con la famiglia. I suoi genitori erano attivisti dei diritti civili sotto il regime comunista. Oggi vive a Berlino.


LA STAMPA
Claudia Rusch racconta la sua vita nella DDR, e lo fa in modo affascinante: con allegria, amore, gioia di vivere e autoironia, e senza indulgere al sentimentalismo. BERLINER ZEITUNG

Rusch non ci prova nemmeno a togliere il mordente alla sua vita particolare SÜDDEUTSCHE ZEITUNG

Vicende tragiche e grottesche, infami e inaudite. Un libro straordinariamente veritiero e toccante FRANKFURTER RUNDSCHAU

Il linguaggio narrativo di Claudia Rusch è elegante, avvincente, umoristico e dotato di una sottile ironia SÄCHSISCHE ZEITUNG


L'ESTRATTO
"Il discorso di chiusura obbligatorio si trasformò in un'impresa impegnativa. Non solo la direzione scolastica era nelle nostre mani. Potevamo smascherarli tutti. I compagni di scuola delatori che, nel loro conformismo, non avevano esitato a denunciare altri compagni, il segretario di partito, che ogni anno cambiava metodo per indurre gli studenti a spiare i loro amici, gli insegnanti di educazione civica, dal cui umore poteva dipendere il diploma di maturità o un posto all'università, complici, omertosi e zucche vuote. Finalmente potevamo vendicarci delle menzogne, le paure e i tradimenti. Della corruzione quotidiana. Delle infinite vessazioni, resoconti, appelli con l'alzabandiera, bandierine e striscioni per i saluti e canzoni di lotta. Delle lezioni obbligatorie extrascolastiche di marxismo-leninismo e delle limitazioni nell'accesso all'istruzione. Poteva essere la resa dei conti. O potevamo lasciar perdere.
Proprio perché sia Robert che io eravamo i primi ad avere motivi a sufficienza per calcare la mano, decidemmo di applicare un principio che la DDR a noi non ha mai concesso: quello della lealtà. Non era il caso di infierire. Non ce n'era bisogno. La vita era dalla nostra parte".

1.12.09

Martedì 1 dicembre: Presentazione di "Lipsia 1989. Nonviolenti contro il muro"

Martedì 1 dicembre ore 18 @ Enolibreria da Jurka

Presentazione di “Lipsia 1989. Nonviolenti contro il muro”, edizioni il Margine

Sarà presente l'autrice Paola Rosà e Paolo Fabris editor di Keller editore.

A seguire aperitivo e buffet.

Presentazione

A 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, questo è il primo libro italiano che ricostruisce, con documenti di prima mano e dando voce agli stessi protagonisti, l'appassionante storia dei movimento pacifisti e nonviolenti, cresciuti nelle Chiese evangeliche della Germania comunista, e il cui centro era Lipsia, che furono determinanti con le loro manifestazioni, diventate poi imponenti, nella caduta del Muro senza spargimento di sangue.

Tra repressione e conformismo, ambiguità e solitari atti di coraggio, questo libro accompagna il germogliare e il crescere della rivoluzione anti-regime sin dai primi volantini di protesta contro i sovietici negli anni Cinquanta e lungo una miriade di piccoli grandi gesti che costellano i quarant'anni di esistenza della Germania comunista.

Con una postfazione di Gian Enrico Rusconi.

Il Sole24ore, domenica 6 settembre 2009

Rai Radio Uno, trasmissione Nudo e Crudo del 15 settembre 2009

L'Eco di Bergamo, 8 ottobre 2009

Avvenire, sabato 10 ottobre 2009

Presentazione 16 ottobre 2009, Trento

Giornale di Brescia, venerdì 9 ottobre 2009

Paola Rosà

Si è diplomata in inglese e tedesco alla Scuola superiore per interpreti e traduttori dell'università di Trieste e si è laureata in Scienze politiche a Firenze. Giornalista free-lance, traduttrice, scrittrice, ha lavorato per il quotidiano l'Adige e la Rai. Nel 2003 ha ideato e diretto il documentario Un rabbino per la pace trasmesso su RaiTre. Ha pubblicato per Il Margine Willi Graf. Con la Rosa Bianca contro Hitler (2008) e ha tradotto e curato Carl Dallago Il grande Segantini. Scritti scelti (2008).


28.11.09

Sabato 28 novembre: El V, il Generale, la Virgin live per Emergency


Sabato 28 novembre '09

Ass. Ya Basta in collaborazione con il gruppo di Trento di Emergency
presentano

ore 16.00 @ Cinemafutura, Cs Bruno

Proiezione del film-documentario
Domani torno a casa

di Fabrizio Lazzaretti e Paolo Santolini, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2008.

Il film-documentario è il frutto di due anni di riprese tra il nuovo Centro cardiochirurgico di Khartoum e il Centro chirurgico di Kabul di Emergency.
Il film racconta le vicende emblematiche dei due piccoli protagonisti: Yagoub, un quindicenne sudanese colpito da una grave malattia cardiaca, e Murtaza, un afgano di sette anni incappato in una mina. Entrambi, in modi diversi, vittime della guerra.


ore 22.00 @ Bruno open live

El V +
Il Generale + La Virgin

Tarantattack in consolle

live a sostegno del progetto:

“I BAMBINI SONO DI TUTTI”
LA MUSICA INDIPENDENTE PER L’AFGHANISTAN,
Cd compilation a favore di Emergency

Apertura Cs ore 20.30
Inizio concerto ore 22.00
Entry: 4 euro - prima delle 21.30 la metà

"I BAMBINI SONO DI TUTTI" rappresenta una nuova proposta di impegno, a sostegno di EMERGENCY, da parte di uno dei veterani della musica bolognese: MARCO “EL V” VECCHI in collaborazione con importanti nomi della musica indipendente ed alternativa italiana.
Il nuovo progetto riguarda, infatti, il sostegno al Centro di maternità ad ANABAH, in AFGHANISTAN.
La compilation sarà prodotta da ZO’ CAFFE’ (www.zocaffe.it), noto locale bolognese dedito alla musica live, fucina di nuovi artisti, dove si terranno anche varie iniziative per presentare il cd, una volta stampato.
Il cd uscirà come catalogo di ONE STEP RECORDS (www.onesteprecords.it), attivissima etichetta indipendente romagnola, che è co-produttrice del cd, anch’essa impegnata no-profit nell’iniziativa.
Tutti gli artisti, i dj e gli addetti ai lavori che hanno partecipato all'iniziativa hanno accettato di dare il loro contributo con grande entusiasmo senza alcun compenso.
Si tratta di una produzione iniziale di 500 copie destinate alla vendita e di 50 copie promozionali.
Il CD sarà messo in vendita a 10,00 € al fine di mantenere un prezzo accessibile a tutti, pur garantendo un discreto guadagno, che a vendita completata sarà di 5000,00 €, interamente devoluti ad Emergency per il progetto afghano.
Ai fini promozionali è in programma l'organizzazione di diversi concerti in varie città italiane, in occasione dei quali verrà venduto il cd, che coinvolgeranno gli artisti che hanno partecipato al progetto.
Le compilation avranno un’ulteriore distribuzione attraverso i banchetti dei gruppi di Emergency che parteciperanno ai concerti e alle iniziative specifiche a cura di Zo’ Caffè e di EL V. EL V, noto cantante della band GARDENHOUSE, da anni partecipa e costruisce progetti che vanno a sostenere grandi iniziative di importanza sociale ed umanitaria.
Le collaborazioni passate sono state molteplici e se ne ricordano le più significative: per AMNESTY INTERNATIONAL, con l’adesione della band a una campagna contro l’omofobia in Jamaica e nel mondo. Per la LILA, con un tour italiano distribuendo materiale informativo riguardante il problema AIDS e con il cd singolo “SE TI DAI”, con tutti i proventi a favore dell’associazione.
Per YA BASTA con la compilation “UN CAFESITO MAMI” alla quale hanno partecipato, tra gli altri, ASSALTI FRONTALI, BANDA BASSOTTI, RADICI NEL CEMENTO. In quell’occasione Vecchi partecipava anche in veste di autore insieme a Stefano Bettini (in arte IL GENERALE) della title track, a sostegno dei contadini del CHIAPAS in MESSICO, per aiutare la coltivazione del caffe’ sulle montagne Chiapanecas.
L’esperienza con YA BASTA ha portato MARCO VECCHI a contatto con un grande numero di band del panorama indipendente italiano. E molti artisti si sono proposti per l' iniziativa successiva, certi di partecipare a un progetto di grande spessore sociale. Ed è così nata l’idea de "I BAMBINI SONO DI TUTTI" a sostentamento di una grande associazione umanitaria come EMERGENCY, con cui EL V aveva già collaborato, partecipando alla compilation “SENZA CHE NESSUNO CI CONSENTA” prodotta dal pub MUTENJE di Bologna, alla quale avevano partecipato artisti come GANG, AL MUKAWAMA, MARTA SUI TUBI.

Info:
www.emergency.it
www.elvandthegardenhouse.it
Il Generale

22.11.09

Venerdì 27 novembre: Black Elk (USA) + Vulturum + Dead Elephant


Venerdì 27 novembre 2009
Bruno open live

* Black Elk
(Portland, Usa – ex The Icarus Line / Cargo) su Crucial Blast
www.myspace.com/blackelk


* Dead Elephant
(Fossano, di nuovo in pista) su Robotradio, Donnabavosa
www.myspace.com/thedeadelephant


* Vulturum
(Como, doppia batteria doom) su Sangue Dischi / Produzioni Sante
www.myspace.com/vulturum



Apertura Centro Sociale ore 20.00
Inizio live 22.00

Ingresso 4 Euro, prima delle 21.30 la metà.

14.11.09

Sabato 14 novembre: Electric Electric + Unsolved problem of noise + Next Point


Bruno open live!

Electric Electric (France)
http://electric.electric.free.fr/
Unsolved problem of noise (Genova)
www.myspace.com/unsolvedproblemsofnoise
Next Point (Trento)
www.myspace.com/nextpoint

Apertura ore 20.00
Inizio live ore 22.00
Ingresso 3 Euro, prima delle 21.30 la metà.
Ingresso compreso nel biglietto del concerto degli Offlaga [ clicca qui ]

13.11.09

Venerdì 13 novembre: OfflagaDiscoPax live al Bruno

Apertura centro sociale ore 20.00
Inizio concerti ore 22.00


Ad aprire il concerto sarà Johnny Mox (www.myspace.com/bringmetheheadofjohnnymox) e in chiusura di serata di esibirà Organic Boy Dj (vintage selection).


Il biglietto d'ingresso è al costo di 10 euro.
Il tagliando offre la possibilità di entrare gratuitamente anche al concerto che si terrà presso il CS Bruno sabato 14 novembre e che proporrà i live di tre band - Electric Electric dalla Francia, Unsolved problem of noise e Next Point - [ vedi ].

Gli OfflagaDiscoPax chiudono il tour nei centri sociali. A Novembre 2009 gli ultimi appuntamenti del tour di “Bachelite”

Dopo ventidue mesi e alla soglia dei cento concerti saranno i Centri Sociali Occupati il luogo scelto appositamente dagli OfflagaDiscoPax per salutare e ringraziare il pubblico prima di una lunga pausa da dedicare al nuovo disco.

Non è certo una scelta casuale:

"Ogni situazione di resistenza creativa al pensiero dominante porta con sé gli anticorpi necessari a sopravvivere in un presente assai ostile e gli ODP riconoscono a questi spazi un ruolo importantissimo".

Con i concerti programmati a Novembre 2009 chiude quindi il lunghissimo tour di Bachelite, secondo album degli ODP, tour che era iniziato nel febbraio 2008 in occasione della sua uscita e che ha portato gli ODP in ogni dove, dal piccolo circolo alla grande arena, riservando diverse sorprese. Tra queste una decina di concerti accompagnati dal trio d’archi parigino Ginko Narayana ed eventi di grande rilievo come Italia Wave 2009, dove lo scorso Luglio allo stadio di Livorno i tre reggiani, sempre assieme al trio d’archi, hanno aperto l’unica data italiana di Kraftwerk ed Aphex Twin.

L’album Bachelite (Santeria/Audioglobe) nel frattempo ha superato le seimila copie vendute, è stato stampato anche in vinile su doppio LP curato da Unhip records, ha generato due video (Ventrale e Onomastica), l’ Onomastica Ep (12” Santeria/Audioglobe, disponibile solo in vinile), un documentario sulla sua gestazione (“OfflagaDiscoPax” di Pierr Nosari), è entrato in un film (“Il Sol dell’Avvenire” di Gianfranco Pannone) ed è stato accompagnato da oltre quarantamila presenze ai concerti, presenze che testimoniano il grande seguito che il gruppo di Reggio Emilia si è conquistato nel corso della sua pur breve storia. Storia iniziata con Socialismo Tascabile (Santeria/Audioglobe) nel 2005, esordio che ha di recente esaurito anche le mille copie della sua edizione in vinile oltre che l’ennesima ristampa su cd.

Sono cinque al momento le date confermate nei Centri Sociali che concluderanno il Bachelite Tour:

  • Venerdì 6 Novembre: ROMA, Forte Prenestino
  • Sabato 7 Novembre: BOLOGNA, TPO
  • Venerdì 13 Novembre: TRENTO, Bruno
  • Sabato 14 Novembre: MARGHERA (VE), Rivolta
  • Venerdì 20 Novembre: REGGIO EMILIA, Lab.AQ16


12.11.09

Giovedì 12 novembre: Presentazione di “La strega mascherata" di Colonel Duruti

Giovedì 12 novembre ore 18 @ Enolibreria da Jurka

Presentazione di “La Strega mascherata" di Colonel Duruti, edizioni Spartaco.

Saranno presenti l'editore Giovanni Lamanna e il traduttore Alessandro Bresolin.


A seguire aperitivo e buffet


Sinossi:
Il romanzo è ambientato nell’estate 1987, e si svolge quasi interamente in Italia, dove hanno trovato riparo i membri del Soviet dopo le loro eclatanti azioni di qualche settimana prima in Francia. Siamo nell’Italia della DC e del pentapartito, che usciva dagli anni di piombo, che leggeva Frigidaire e Corto Maltese. Il Soviet però non è nel belpaese per fare turismo, ma per incitare alla rivolta il popolo italiano. Per riuscirci i suoi membri hanno le idee chiare.
L’obiettivo delle loro azioni si chiama Carlo Laronda, ed è sorprendente come il Soviet abbia scelto con lungimiranza un personaggio simile: protetto dalla camorra, dal Vaticano, dalla DC, membro della loggia massonica P2, attivo in diversi settori: tessile, alimentare, ma soprattutto nelle costruzioni. Il Soviet sa che Laronda ha un grande cantiere al momento, grandissimo, a Campagna Lupia, dove sta costruendo una new town sul lato sud della laguna veneziana.
Il Soviet non ha dubbi, bisogna metterlo nelle condizioni di non nuocere più. In questo troverà il sostegno di alcuni compagni di strada italiani, come il Topo Bianco, parabola di una rivolta individuale che troverà un suo ruolo.
Dettaglio tutt’altro che secondario il romanzo La strega mascherata è dedicato e ispirato al pensiero di Yona Friedman, architetto, filosofo e artista ungherese, e alle sue riflessioni sull’urbanismo e sulla città.

Intenzioni dell’autore:
La Strega Mascherata rappresenta il secondo episodio della saga del Soviet, gruppo anarco-terrorista dalle spiccate doti artistiche. La serie è composta da cinque romanzi scritti a quattro mani da Yves Fremion ed Emmanuel Jouanne con lo pseudonimo Colonel Durruti. Il primo della serie è Ammazza un bastardo!, pubblicato in Italia dalle edizioni Spartaco nel 2007.
Lo stile adottato da Colonel Durruti può essere definito come un noir fantapolitico d’ispirazione situazionista, ricco di riferimenti reali al mondo della politica, dell’arte e della cultura. Ironia corrosiva e gusto per la provocazione sono tra le caratteristiche che contraddistinguono la scrittura di Colonel Durruti, che fin dal primo romanzo mostra di ispirarsi all’atto surrealista più semplice evocato da Andrè Breton: “Scendere in strada con il revolver in pugno e sparare a caso nella folla”.
Il ritmo di La Strega mascherata, come degli altri romanzi della serie, è incalzante, strutturato con un montaggio quasi cinematografico. Apparentemente i canoni del genere sono rispettati, in realtà Colonel Durruti li capovolge con la sua ispirazione sovversiva. Con il suo terrorismo surrealista, il Soviet vuol mostrare alla gente come non si debba temere capi e caporali che li circondano, facendogli capire che ribellarsi al marcio che vediamo intorno a noi è facile, basta volerlo. La parola d’ordine è il sabotaggio della società mercantile che paralizza e inibisce i desideri in nome del lavoro, del dovere, del senso di colpa.

Incipit:
Bologna, Ospedale Sant’Orsola, 3 maggio 1986, ore 18.40
«Allora, dottor Belloni?».
«Le analisi non portano da nessuna parte: nessuna traccia nelle urine, nelle feci o nel sangue. I bambini sono stati intossicati da una sostanza misteriosa. Conserviamo comunque una speranza...».
«Si?».
«Li abbiamo interrogati a lungo, e gli interni stanno stilando una lista di tutto ciò che hanno ingerito nelle ultime quarantott’ore. I resti dei pasti della mensa sono stati mandati in laboratorio per le analisi, ma non penso che ci possano essere di grande aiuto; i bambini che mangiano a casa accusano gli stessi sintomi degli altri. Resta una pista...».
Il dottor Belloni esitò come se temesse, con un’ipotesi troppo audace, di compromettere la sua recente promozione in ospedale. Infine si decise:
«Mi riferisco alla festa della scuola che si è svolta ieri. Hanno partecipato tutti gli allievi. Forse i biscotti... O le bibite... Cerchiamo. I biscotti non hanno avuto un gran successo, sembra; ma il caldo ha spinto al consumo di Fanta. Aranciata e limonata. Lavoriamo piuttosto su questo fronte. Tutti i piccoli ammalati sembrano aver bevuto della Fanta. Resta da verificare se anche quelli che sono sfuggiti all’intossicazione ne hanno bevuta, nel qual caso l’ipotesi non terrebbe più».
«Bene. Manderò degli uomini a interrogare i bambini che sono tornati a casa».
«Grazie, commissario. Questo ci farà guadagnare un po’ di tempo».
«Mi metterò in contatto anche con la scuola affinché vi spediscano le bottiglie di Fanta rimanenti e possiate, in questo modo, concludere le vostre analisi».
Bologna, via del Pratello, commissariato Due Torri, 3 maggio 1986, ore 21.03
Il commissario Garofalo era inquieto; da quando aveva ottenuto il posto a Bologna ne aveva viste di tutti i colori – furti, stupri, rivolte studentesche, tafferugli di ogni genere, risse sanguinose nelle osterie, tutto quello che componeva la quotidianità di uno sbirro in una grande città dove la gente aveva sangue caldo e spirito polemico. Ma questa storia dei bambini intossicati non gli piaceva affatto. Cinquantaquattro casi erano troppi, più che troppi... Soprattutto in una scuola religiosa, cosa che i miscredenti non avrebbero mancato di strumentalizzare. E il suo istinto di vecchia volpe degli affari sporchi gli diceva che qualcosa non andava; non somigliava alla banale storia di un’intossicazione alimentare, anche se l’istituto scolastico in questione, a dirla tutta, non era rinomato per la freschezza del suo rancio...
Quando squillò il telefono, due ore dopo la precedente chiamata del camice bianco, il commissario Garofalo aveva già messo sotto torchio quarantadue pregiudicati.
«Ci sono novità» disse immediatamente il dottore.
«L’ascolto».
«Dietilamide dell’acido lisergico, le dice qualcosa? Ne abbiamo trovato tracce nella bibita».
«LSD?».
«Esatto. In quantità abbastanza leggera da non provocare allucinazioni troppo... grosse... ma sufficiente per un’intossicazione».

9.11.09

Lunedì 9 novembre ore 18: Presentazione di "Berlino"

Lunedì 9 novembre ore 18 @ Enolibreria da Jurka

Presentazione di “Berlino”, Zandonai editore

Sarà presente l'autore Ales Steger,

a seguire aperitivo, dj Set e inaugurazione della nuova Enolibreria da Jurka.


“La doppia traccia rosso mattone sull’asfalto si inerpica dal fiume, sale la gradinata accanto al Reichstag e, seguendo la complessa logica delle lotte di liberazione e dei negoziati, zigzaga in mezzo alla strada per salire poi sul marciapiede. Come se il Muro non fosse stato abbattuto, ma fosse semplicemente stato sepolto.”

E’ inutile provare a fissare le caratteristiche che, ad oggi, rendono Berlino una città unica e imprescindibile: qualsiasi tentativo di definizione sistematica è destinato a non centrare il bersaglio.
Come le istantanee, scattate da Aleš Šteger stesso, che scandiscono le pagine del volume, così questo libro si presenta come una sequenza imprevedibile di punti di vista, di soggettive nate all’incrocio tra storie, incontri, musiche e linguaggi, senza mai dimenticare che sono molti gli aspetti di una città che si possono capire unicamente rimanendo in una cucina a guardare fuori dalla finestra mentre si lavano i piatti. E nonostante Berlino sia una città smisurata che gioca a nascondersi in luoghi minimi, non è il minimalismo la cifra saliente di questo libro. Nell’anno trascorso a Berlino Aleš Šteger ha portato sempre con sé il suo sguardo poetico, ossia capace di raccogliere le immagini e di trasformarle attraverso le parole e i ritmi.
Tuttavia Berlino è un libro che potrebbe rientrare a pieno titolo in quello che il movimento situazionista chiamava psicogeografia, e non a caso si direbbe scritto seguendo le regole suggerite da Guy Debord per intraprendere una seria deriva urbana: «Per fare una deriva, andate in giro a piedi senza meta od orario. Scegliete man mano il percorso non in base a ciò che sapete, ma in base a ciò che vedete intorno. Dovete essere straniati e guardare ogni cosa come se fosse la prima volta. Un modo per agevolarlo è camminare con passo cadenzato e sguardo leggermente inclinato verso l'alto, in modo da portare al centro del campo visivo l'architettura e lasciare il piano stradale al margine inferiore della vista. Dovete percepire lo spazio come un insieme unitario e lasciarvi attrarre dai particolari».

Aleš Šteger (1973) è uno degli interpreti più brillanti ed eclettici della nuova letteratura slovena e un protagonista della vivacissima scena culturale lubianese. Scrittore cosmopolita, traduttore, critico letterario, direttore editoriale, instancabile giramondo e organizzatore di eventi letterari, ha al suo attivo diverse raccolte di poesia, tradotte in varie lingue, e un racconto di viaggio. Affresco incisivo e al tempo stesso surreale di un ispirato flâneur, il suo Berlin si è aggiudicato in patria il premio Marjan Rožanc ex aequo per il miglior saggio 2007.


Info:
Matteo Zadra
ufficio stampa ZANDONAI
via del Garda, 32 38068 Rovereto (Trento)
mail: m.zadra@zandonaieditore.it
www.zandonaieditore.it

Prossimi appuntamenti:

* Giovedì 12 novembre ore 18.00: Presentazione di "La strega mascherata" di Colonel Durruti, edizioni Spartaco, con il traduttore del libro Alessandro Bresolin e l'editore Giovanni Lamanna.
A seguire dj set e aperitivo [ vedi ]

6.11.09

Rassegna cinematografica: Angeli caduti. Storie di artisti ribelli

ogni venerdì ore 21.00
dal 30 ottobre al 27 novembre 2009


CINEMAFUTURA – CS Bruno Trento – Via Dogana, 1

info: cinemafutura@gmail.com


VENERDI’ 30 OTTOBRE

Lenny di Bob Fosse | USA, 1974 | b/n | 112’ (VM 18)
Ritratto di Lenny Bruce famoso entertainer degli anni '50: il suo malessere, il suo anticonformismo, la sua tragica morte a soli 40 anni. Secondo film per uno straordinario D. Hoffman.

VENERDI’ 6 NOVEMBRE
Last days di Gus Van Sant | USA, 2005 | 97’
Ultimi giorni di vita di Kurt Cobain leader dei Nirvana, che nella sapienza registica di Van Sant, diventano un riflessione sull'America giovane e invisibile.

VENERDI’ 13 NOVEMBRE
Messia selvaggio Savage Messiah di Ken Russell | Gran Bretagna, 1972 | 100’
1910 – 1914: relazione tormentata tra il pittore e scultore Henri Gaudier (morto in guerra a 24 anni) e Sophie Brzeska che ha vent’anni più di lui.

VENERDI’ 20 NOVEMBRE
L’altra faccia dell’amore The Music Lovers di Ken Russell | Gran Bretagna, 1971 | 122’
Biografia semimmaginaria, crudele, suggestiva della vita del grande musicista russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1840-93): la sua musica straordinaria, l’omossessualità repressa, la morte fatale e inspiegata.

ATTENZIONE: PROIEZIONE ANTICIPATA A
GIOVEDI' 26 NOVEMBRE

Prick up - L'importanza di essere Joe Prick Up Your Ears di Stephen Frears | Gran Bretagna, 1987 | 108
Vita e morte di Joe Orton(1934 – 1967) commediografo di successo massacrato a martellate da Kenneth Halliwell, suo compagno da sedici anni, che poi si uccise.


In quali abissi o cieli lontani
si arroventò il fuoco dei tuoi occhi?
Di quali ali ardisce avere il volo?
Manipolano il tuo fuoco quali mani?

E quale braccio artista, del tuo cuore
torse le nervature? Di chi era
l’inesorata mano che lo estrasse
dal profondo braciere palpitante?

da “The Tiger” di W. Blake
trad. di Guido Ceronetti
Einaudi, 2008

5.11.09

Giovedì 5 novembre ore 20.30: Presentazione del libro “I DUE CERMIS” di Luigi Sardi

Giovedì 5 novembre ore 20.30 @ Enolibreria da Jurka

Presentazione del libro “I DUE CERMIS” di Luigi Sardi, edizioni Curcu&Genovese

Sarà presente l'autore.

“Perché un aereo da guerra americano abbatte una funivia? Perché è stato possibile un "gioco di guerra" che prevedeva di passare sotto i cavi del Cerniis? Perché si debbono allargare le basi militari e crearne di nuove aumentando il rischio di sciagure come quella del 1998 a Cavalese?

Il libro " I due Cermis " edito da Curcu&Genovese narra la prima sciagura, quella del 1976, dovuta allo sfruttamento fino oltre ogni limite, di un impianto di risalita e quella del "Predatore "Usa: 62 morti. Di frodo. Per la stupidità di qualche uomo. E ricordate Casalecchio, con quell'aereo senza pilota piombato in una scuola?”

- [ Leggi la prefazione al libro di Pino Loperfido ]

LUIGI SARDI

Luigi Sardi, nato a Como nel 1939, è stato giornalista e inviato speciale del quotidiano “Alto Adige” dal marzo del 1959 all’agosto del 1998. Ha scritto con i giornalisti Gian Pacher e Mario Ferrandi “Gli anni delle bombe” edito dalla Seta di Bolzano; con altri autori “Sloi, incubo nella città” e “Sessualità, aborto e maternità nel Trentino”. Con Gigi Faggiani “Fassalaurina una valle di cemento”, con il giornalista della Rai Maurizio Struffi “Fermate quel giudice” e per Edizioni UCT “Sloi fabbrica dei veleni”.
Per la casa editrice “Curcu & Genovese” di Trento ha pubblicato nel 2001 “Delitti e misteri del Trentino”, nel 2002 “I due Cermis”, nel 2004 “Battisti, Degasperi, Mussolini - Tre giornalisti all’alba del Novecento” e nel 2005 “1915 Monti Scarpazi - Il Trentino nella Grande Guerra”

- Prossimi appuntamenti:

* Lunedì 9 novembre ore 18.00: Presentazione con l'autore di "Berlino" di Ales Steger, edizioni Zandonai.
A seguire Dj set e aperitivo [ vedi ]

* Giovedì 12 novembre ore 18.00: Presentazione di "La strega mascherata" di Colonel Durruti, edizioni Spartaco, con il traduttore del libro Alessandro Bresolin e l'editore Giovanni Lamanna.
A seguire dj set e aperitivo [ vedi ]

* Lunedì 30 novembre ore 18.00: Presentazione con l'autrice di "Lipsia 1989" di Paola Rosà, edizioni "Il Margine".
A seguire dj set e aperitivo

2.11.09

Mercoledì Cine Gay


Cinemafutura & Arcigay del Trentino
presentano

Mercoledì Cine Gay
tutti i mercoledì

dal 28 ottobre al 9 dicembre 2009 ore 21.00


* mercoledì 28 ottobre
BEAUTIFUL THING di Hattie Mac Donald, GBR, 1996, 89'

* mercoledì 4 novembre
BOYFRIENDS di Neil Hunter e Tom Hunsinger, GBR, 1995, 82', (v. orig. sott. ital.)

* mercoledì 11 novembre
GOCCE D'ACQUA SU UNA PIETRA ROVENTE di Francois Ozon, FRA, 1999, 90'

* mercoledì 18 novembre
MAN OF THE YEAR di Dirk Shafer, USA, 1996, 86' (v. orig. sott. ital.)

* mercoledì 25 novembre
MAMBO ITALIANO di Emile Gaudreault, CAN, 2003, 88'

* mercoledì 2 dicembre
AMORE IN SCIOPERO di Jim Fall, USA/CAN, 2006, 87' (filmTV)

* mercoledì 9 dicembre
LILIES di John Gryson, CAN, 1996, 95' (v. orig. sott. ital.)

titoli scelti da Stefano Co’

1.11.09

OfflagaDiscoPax al Bruno: da martedì 27 ottobre al via le prevendite

Si avvicina la data del concerto degli Offlaga Disco Pax al Centro Sociale Bruno di Trento.
Venerdì 13 novembre si esibiranno presso la struttura di via Dogana 1 in una delle ultime date di un lunghissimo tour. La scelta per queste ultime date è caduta su alcuni Centri Sociali italiani, tra questi il Bruno. Ad aprire il concerto sarà Johnny Mox (www.myspace.com/bringmetheheadofjohnnymox) e in chiusura di serata di esibirà Organic Boy Dj (vintage selection).

Il costo del biglietto è di Euro 10 e sarà acquistabile in prevendita presso il Centro Sociale Bruno da martedì 27 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 20.00.
Il tagliando offre la possibilità di entrare gratuitamente anche al concerto che si terrà presso il CS Bruno sabato 14 novembre e che proporrà i live di tre band - Electric Electric dalla Francia, Unsolved problem of noise e Next Point -.

L'apertura del centro sociale è prevista per le ore 20.00.
L'inizio dei concerti alle ore 22.00.

Per info:
csbrunomusica@gmail.com
3473242667